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Bari Sardo, tra storia millenaria e mare d’autore

Sardegna Centro Est

Archeologia, mare e artigianato

Nel cuore dell’Ogliastra, avvolto da colline di vigneti e frutteti, Bari Sardo accoglie il visitatore con un nome che racconta già una storia: fu nel 1862 che Vittorio Emanuele II aggiunse “Sardo” per distinguere il paese dall’omonima città pugliese.

Oggi questo borgo di circa quattromila abitanti sorge su un suggestivo altopiano basaltico, il Teccu ‘e su Crastu, e custodisce un patrimonio culturale che affonda le sue radici nel Medioevo, quando gli abitanti si spinsero nell’entroterra per sfuggire alle incursioni vandale e saracene.

Un centro storico tra arte sacra e tradizione tessile

Passeggiare a Bari Sardo significa incontrare case rustiche, ville coloniche, antichi ovili e torri d’epoca spagnola, ma soprattutto scoprire una tradizione che lo ha reso famoso in tutta l’isola: l’artigianato tessile. Tappeti, arazzi, coperte e lini sono eredi di una maestria nata secoli fa e ancora viva nelle botteghe artigiane.

Il cuore del paese è dominato dalla maestosa chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Monserrato, tra le più eleganti della Sardegna, impreziosita da marmi pregiati e da un’imponente architettura.

Meritano una visita anche la chiesa di Santa Cecilia, un tempo campestre e oggi parte del centro abitato, la chiesa di San Giovanni nella località di Sa Marina – al centro di una suggestiva processione estiva – e la chiesetta campestre di San Leonardo, risalente al XVI secolo.

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Un territorio ricchissimo di archeologia

Bari Sardo offre un viaggio nel tempo attraverso un patrimonio archeologico sorprendente: dalle domus de Janas di Pizzu ‘e Monti e Funtana su Rettore ai 14 nuraghi presenti nel territorio, tra cui spicca il nuraghe Sellersu. Completano il quadro le Tombe dei Giganti di Canali, Uli e Pitzu Teccu e i resti del presidio romano Custodia Rubriensis, testimonianza della presenza imperiale e delle popolazioni protosarde che abitarono quest’area.

La Torre di Barì e le spiagge iconiche dell’Ogliastra

Il simbolo indiscusso del borgo è la Torre di Barì, eretta tra il 1572 e il 1639 su un promontorio affacciato sul mare. Con i suoi 13 metri d’altezza e l’imponente base di undici metri di diametro, la torre controllava un lungo tratto di costa tra Capo Bella Vista e Capo Sferracavallo. È qui che nasce la curiosa distinzione tra il “mari de is ominis” e il “mari de is feminas”, una separazione nata nel Dopoguerra quando uomini e donne frequentavano due tratti di spiaggia diversi.

A sud della torre si apre la tranquilla Sa Marina Tramalitza, una distesa mai affollata di sabbia chiara e acque trasparenti. E poco più oltre si incontra una delle meraviglie più celebri dell’Ogliastra: Cea, una spiaggia lunga oltre un chilometro, nota per il fondale basso, la sabbia bianca e i colori smeraldini del mare. A renderla unica sono soprattutto is Scoglius Arrubius, due faraglioni di porfido rosso alti circa venti metri che emergono dal mare a 300 metri dalla riva.

Se cerchi un luogo capace di unire mare da cartolina, tradizione artigiana e un passato millenario, Bari Sardo è una tappa imprescindibile nel tuo viaggio in Sardegna: autentico, accogliente e ricco di meraviglie da scoprire passo dopo passo.

Come arrivare a Bari Sardo

Raggiungere Bari Sardo è semplice sia per chi arriva dal sud Sardegna sia per chi proviene dal nord della Sardegna.
Da Cagliari si percorre la SS131dir o la nuova SS125 “Orientale Sarda” in direzione Muravera–Tortolì: il viaggio dura circa due ore e offre tratti panoramici tra montagne, gole e costa sud-orientale.
Da Olbia, invece, si segue la SS131 fino a Nuoro per poi proseguire sulla SS389var e sulla SS125 verso Tortolì e Bari Sardo: un tragitto di circa due ore e mezza che attraversa i paesaggi interni del Monte Acuto e dell’Ogliastra.

Entrambi i percorsi sono ben segnalati e permettono di raggiungere comodamente il cuore del borgo e le sue celebri spiagge.

Bari Sardo, situato su un altopiano basaltico dell’Ogliastra, unisce storia medievale, tradizione artigiana e un ricco patrimonio archeologico.

Il centro storico conserva chiese importanti, antiche torri e una rinomata produzione tessile tramandata nei secoli.

Il territorio ospita domus de Janas, nuraghi e tombe dei giganti, testimonianze della lunga storia protosarda e romana.

Simbolo del borgo è la Torre di Barì, che domina spiagge come Sa Marina Tramalitza e la celebre Cea, caratterizzata dai suggestivi faraglioni rossi.

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